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Non è un paese per Rossi

Pasticcio comunista
E' una catena di montaggio della Fiat questo riarso paese.
Sembra che tutto si muova veloce e che si vada lontano.
E invece quello che si muove veloce è solo ciò che ti passa davanti.
E quello che va lontano sono solo i tuoi pezzi, che in Polonia la fame costa sempre un pò meno. 
Il costo, mai che si guardi il valore della curva di una schiena.
Sembra un difetto crudelmente umano quello di raccontare la storia del padrone e mai quella del servo. Ed è anche uno dei pochi motivi per cui mi piace Tolstoj.


E' l'era dei Not in my pocket.
Si sveglia sudata, la sindachessa panciuta della collina ubriaca dal mosto del vino, a spiegarti che i comuni non si toccano che se non c'è il sindaco a vegliare giorno e notte sul vigneto vanno male i raccolti.
Questione di viti o di morte.
Come se uno cancellasse la collina dalle cartine e non la sua esigua e costosa rappresentanza, quei piccoli ingranaggi del debito, più che dello Stato.
E Formigoni che ti racconta che le regioni neanche puoi tagliarle e che bisogna (s)vendere i beni di Stato sia mai ci liberasse da quelle camicie circensi che sfoggia con sprezzo del gusto.
I calciatori neppure.
Figurarsi i preti.
La curia di Napoli ha già fatto sapere che i miracoli non si spostano.
Non è che puoi far fretta o posticipare un santo, s'offende e dopo non quaglia bene il sangue, il suo, e non ti protegge più.
L'ira funesta del pelìde Gennaro.

Sia mai si perdesse l'occasione di far respirare questa città e grattar via questo pantano di fatalismo che si trascina addosso da secoli. 
Che poi quagli il sangue degli operai a cui si scippa il filo d'orgoglio del 25 Aprile e la fierezza gentile del Primo Maggio non frega niente a nessuno.
E poi chissà se in Paradiso scioperano. O se pure là si apprestano a cacciare i sindacalisti dal bordo del cielo.
E allora che fare?
E qui si apre un'infinità tascabile di proposte.

C 'è il podestà di Savona che vuole unirsi a Cuneo, che pare il centro del mondo col suo museo ferroviario, ma che a me però ricorda il militare di Totò e il parco dei fiumi Stura e Gesso.
Quello di La Spezia che vuole unirsi a Massa-Carrara per un triangolo provinciale di storia e culture similari che non vede nessuno, tipo i triangolari estivi dell'Inter.
Poi c'è Mastella che già prepara una cruenta battaglia perchè uno non è che può abolire la provincia di Benevento così, senza dirgli nulla.
Ha anche proposto, lui, di fare una tassa apposta per gli Irpini e i Sanniti per tenerla su, per il bavero della giacca. 
Ovviamente senza consultare gli Irpini, ma urlando 'il popolo lo vuole!' che a me ha ricordato quel 'dio lo vuole!' e un brivido s'è incamminato per la schiena di fretta.
Il plurale oggi va di moda non solo per la sua forma maiestatis, ma perchè l'ego raggiunge metrature cubiche, che è bene mascherare il pensare per sè, che ti rende o un miserabile o un capitalista.
Perfino i Colibrì si meritano quarantamila euro dal Ministero.
Si sentiva la mancanza degli uccelli di Stato assieme alle troie di Troia che bruciano il paese.
Un miasma di inutili idioti, un museo di neuroni scomposti, psycopolitica da stato di calamità permanente di una manciata di parassiti aggrappati al gambo dei fiori di un campo tricolore.
Uno stuolo di onorevoli e senatori piuttosto attempati, piuttosto incompetenti e oggi in preda alle stesse crisi di nervi che hanno le ragazzine coi mestrui all'idea di perdere qualche diritto, dovuto e acquisito, ma mai guadagnato.
A proposito.
La Santanchè ha affermato che nessuno ha messo le mani nelle tasche degli Italiani. E ha fatto una gran manovra che ha tagliato la casta (lei è relatrice della manovra). Ha anche dissertato di mussulmani e terroristi che per lei sono la stessa cosa.
Un pò come io considero lei e una gallina morta di diarrea.


Detesto questo pressapochismo e questa saccenza.
Senza gli Arabi  non avremmo il calcolo posizionale (lo 0 è arabo), l'astronomia, i nomi delle più antiche costellazioni che puntellano il cielo
e una delle più affascinanti teorie logiche che si vedono in giro.
E' gente abituata a guardare in alto e a non sputarsi mai sui piedi mentre noi ci prendiamo a calci gli uni con gli altri.
Liberalizzare le professioni e abbattere le barricate degli ordini, mai. 
I nuovi muri di Berlino in miniatura a conserva del potere. 
La sacrosantissima patrimoniale, mai, gli scudi crociati agli evasori, un occhiello al fottere lo Stato.
Legalizzare le droghe leggere e la prostituzione figurarsi, brucia sul rogo, rossa comunista.

Io tra un negozio d'Armani e la bottega di un panettiere continuo a preferire il panettiere.
Ho il sapore amaro della concretezza e le spalle leggere di chi è senza illusioni.
Che se da quando sei nata hai cominciato a strappartele via allora nessuno può vendertele, in fondo.
E' che mi piace costruire la speranza, più che vederla in tv.
E poi mi piace ridere, non scherzare.
Le sottili differenze con cui si misurano le cose.
E si scambiano tagli per prospettive.
Ah si.
Mister Zebra,  Tori Amos.
Ce l'ho in testa da  Ferragosto.
La dannazione da  musica da viaggio.

9 commenti:

Zdenek | 19 agosto 2011 alle ore 08:42
  

  Ridi con gli amici, non scherzare con i Santi.
La FIAT, intanto, solo ieri -12%.

E quelli che si credon furbi investono in mattoni.
Per farci che, non si sa.

In Spagna 50 mq a 70mila euro.
Di questi tempi, preferirei compagnie spagnole. 

 
La Scalza | 19 agosto 2011 alle ore 08:57
  

  E guardando Repubblica non pare che oggi andrà meglio.


Basta mattoni, ma ancora?

Berlino.
Col doppio di dei soldi un buon due/tre vani lo si trova.
C'è da dire che non è la Spagna. 

 
Gianandrea Ghirri | 19 agosto 2011 alle ore 10:59
  

  Trovo che, se si muove Formigoni, il cestello di Santa Madre Chiesa dev'essere ben fornito. 

 
Bisonte Pacioso | 19 agosto 2011 alle ore 12:32
  

  Ma qualcuno sta ancora ad ascoltare la santanchè? quella sgualdrinella mezza fascista che odia gli arabi (e Fini (Paola COrtellesi)) comunque ahimè preferisco i paesi caldi ai paesi freddi :) io investo nel mattone per tirarlo in testa però ;) 

 
La Scalza | 19 agosto 2011 alle ore 12:58
  

  @Lav Sto raccogliendo i numeri e le relative legislazioni.
Ed è abbastanza complessa come ricerca perchè non esiste un censimento (consultabile) degli immobili del Vaticano, che già di per sè è una cosa indegna. Ci sono al massimo stime approssimative attorno al 20% del parco immobili Italia.


@ Non è questione di ascoltarla. La cosa è sottosegretario e fa pure la relatrice alle manovre vampire. Persona indegna di qualsiasi stima.
Il freddo ha un suo fascino intrinseco. O almeno su di me l'ha sempre esercitato, forse solo perchè ci sono disabituata ;) 

 
Zdenek | 19 agosto 2011 alle ore 13:26
  

  Berlino non è male, in effetti. Ordine e precisione teutonici.
La Spagna con Zapatero è uscita dal buio del franchismo, hanno sbagliato un po' di conti, rincorrendo qualche bolla. La gente è bella ed i luoghi pure. Si rifaranno.

Tra calura e gelo, però, anch'io preferisco il gelo.
Come i monti ai mari o, meglio, alle spiagge. 

 
La Scalza | 19 agosto 2011 alle ore 13:59
  

  Che poi è anche il suo limite.
A volte manca un tocco di soqquadro.
Quello che m'è rimasto impresso della Spagna è il sentirmi come a casa, un pò m'ha spiazzato.
Fermo restando che le mie associazioni logiche sono assolutamente personali.

Ma sai quello che mi rende resistibili le spiagge è la folla.
Rifuggo il casino come la peste. 

 
Linea Gotica | 19 agosto 2011 alle ore 14:14
  

  il corporativismo in italia è duro a morire. l'elefante burocratico autoreferenziale fa il resto. il problema è che non c'è una sola casta, ci sono tante piccole caste. se ce ne fosse una sola, la si spazzerebbe via in una tornata elettorale. ma quelle caste che non dipendono direttamente dal voto popolare, sopravvivono, trovando accordi con la grande casta politica. è un sistema profondamente malato e la cura è molto difficile 

 
Gianandrea Ghirri | 19 agosto 2011 alle ore 19:14
  

  @LaScalza: attendo fiducioso.
LAV/gigionaz 

 

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